Il nostro viaggio nella storia dell’odontoiatria è giunto al suo capitolo conclusivo. Dopo aver affrontato gli albori della disciplina ricostruendo l’epoca che va dagli antichi egizi al Rinascimento ed avere poi trattato il periodo tra il 1700 e il 1800, secoli di avanzamenti scientifici e professionalizzazione della pratica dentistica, è giunto il momento di dedicarsi al ventesimo secolo.
Il ventesimo secolo si è aperto con due progressi significativi, che hanno dato un grande impulso all’evoluzione dell’odontoiatria.
In primo luogo, l’introduzione della corona dentale in ceramica, o “capsula”, da parte del canadese Dr Charles Land nel 1903, che in seguito brevettò anche la matrice in foglio di platino per le corone in porcellana.
Due anni dopo, nel 1905, il chimico tedesco Alfred Einhorn sintetizzò per la prima volta la “procaina” e le diede il nome commerciale “Novocaina”. Si tratta di un anestetico locale che è ancora oggi comunemente usato nelle procedure dentistiche, per intorpidire la zona intorno a un dente. La Novocaina fu introdotta nell’uso medico dal chirurgo Heinrich Braun.
Dal punto di vista accademico, si distinse come figura di spicco il dottor G. V. Black, considerato il padre fondatore dell’”odontoiatria scientifica”, che nel 1908 pubblicò il trattato in due volumi “Operative Dentistry”. Black, oltre a essere un dentista e un affermato professore e ricercatore, contribuì allo sviluppo di numerose innovazioni in ambito dentale: a lui si deve uno dei migliori amalgami dentali disponibili all’epoca, la scoperta della causa della fluorosi, nonché l’invenzione di un trapano odontoiatrico a pedali e innumerevoli progressi nell’odontoiatria conservativa. Il suo contributo più importante, che viene utilizzato ancora adesso, fu però lo sviluppo di un sistema per categorizzare le lesioni cariose in sei classi, basato sul tipo di dente colpito e sulla posizione della lesione.
Pochi anni dopo – nel 1913 – il dottor Alfred C. Fones fondò la prima scuola per igienisti dentali, con l’obiettivo di sostenere il suo programma per rendere le cure dentali preventive disponibili ai bambini delle scuole. Si tratta di un segnale distintivo del cambiamento della sensibilità riguardo alla prevenzione e alla necessità di prendersi cura della propria dentatura prima dell’insorgere di problemi o dolore.
Negli anni successivi si susseguirono diverse innovazioni tecniche, che permisero di espandere enormemente le opzioni di trattamento odontoiatrico: nel 1937 venne effettuato il primo impianto con viti in Vitallium, una lega di metalli totalmente biocompatibile e molto resistente al calore e alla corrosione.
Solo un anno dopo, nel 1938, vennero introdotti sul mercato i primi spazzolini con setole sintetiche, a cui seguirono nel 1950 i primi dentifrici a base di fluoro.
La seconda metà del ‘900
Già a partire dalla seconda metà del 1800, la produzione di poltrone dentali era ormai quasi completamente industrializzata e aveva rimpiazzato la produzione artigianale, che fino a quel momento vedeva gli stessi dentisti in prima persona progettare e addirittura costruire le poltrone, le attrezzature e gli arredi dello studio.
L’industrializzazione della produzione delle poltrone permise l’aggiunta e il miglioramento di elementi come poggiatesta e poggiapiedi, introducendo anche la possibilità di movimentare seduta e schienale, rendendoli sempre più regolabili, fino ad arrivare alla fondamentale data del 1958, che definì lo standard per i decenni a venire.
In quell’anno, infatti, John Naughton dell’Iowa progettò quello che ora viene considerato il vero capostipite della moderna poltrona reclinabile: la poltrona di Naughton presentava infatti un’interruzione nello schienale che permetteva al dentista di sedersi e allo stesso tempo paziente di essere in posizione prona. Grazie al suo design più flessibile, la poltrona reclinabile di Naughton fu accettata come standard dalla professione dentale.
Grazie al nuovo design delle poltrone dentali, negli anni ‘60 si consolidò un cambiamento procedurale che, nella sua semplicità, ebbe un enorme impatto sulla comodità e la velocità dei trattamenti: la prassi, per i dentisti, divenne quella di lavorare in posizione seduta e a quattro mani, cioè insieme all’assistente di poltrona.
Infine, è sorprendente pensare che il primo spazzolino elettrico, sviluppato in Svizzera dopo la Seconda guerra mondiale, venne messo in commercio già nel 1960 negli Stati Uniti.
Gli anni ‘90 e la nascita dell’odontoiatria estetica
Se la nascita della figura dell’igienista dentale era stata il segnale di un cambio di paradigma verso una maggior attenzione alla prevenzione, la comparsa sul mercato americano, nel 1989, del primo prodotto sbiancante segnò un’ulteriore evoluzione, ovvero un’accresciuta attenzione verso il lato estetico degli interventi odontoiatrici e della salute dei propri denti.
È proprio in quest’ottica che negli anni ‘90 presero sempre più piede interventi dentali finalizzati al miglioramento dell’estetica della bocca, con l’introduzione di faccette, impianti e prodotti per otturazioni sviluppati specificamente per questo scopo.
Ancora oggi uno dei trend in maggiore sviluppo è quello della dentisteria cosmetica, strettamente legato al sempre crescente successo delle poltrone dentali stand-alone: infatti, i trattamenti dentali estetici non richiedono un intero riunito dentale, e permettono quindi di diversificare l’offerta di uno studio con un investimento relativamente contenuto, come spiegato in questo articolo.
Per trarre le somme da questo excursus storico, possiamo quindi definire grosso modo tre fasi storiche nell’approccio alle cure odontoiatriche.
Ad una prima epoca improntata sull’intervento dentale “a posteriori”, dopo l’insorgenza di problemi e disturbi conclamati, seguì un periodo caratterizzato da una sempre maggiore attenzione verso cure e controlli preventivi, per poi assistere negli ultimi anni alla crescita dell’attenzione verso il lato più estetico della cura dei propri denti e bocca.
Quest’ultima fase non si è ancora conclusa e influisce in modo decisivo sul momento storico attuale, incentrato come mai prima sul benessere di pazienti e operatori dal punto di vista dell’ergonomia e del comfort.
Quanto descritto evidenzia come le esigenze di dentisti, operatori e pazienti siano un tema in continua ridefinizione, che richiede costanti aggiornamenti.
Per essere sempre pronti a dare le migliori risposte in termini di attrezzature e non solo non esitate a contattarci.